Raramente guardo la Tv e penso che in assoluto non sia un bene. Nonostante i buoni programmi – divertenti o di approfondimento – scarseggino, il servizio pubblico è sempre in grado di produrre programmi che non solo vale la pena di guardarli, ma che alla fine ci lasciano migliori di come ci hanno trovati.
Se da un lato le tecnologie, il web e certi servizi on line ci imprigionano, creando un ambiente senza soluzione di continuità tra lavoro, svago, intrattenimento, studio, informazione e vita privata, dall’altro ci permettono di vivere in modo asincrono rispetto a certi momenti del presente in cui accadono le cose. Infatti, se un un tempo ti chiamavano persino al telefono di casa per dirti che stava andando in onda qualcosa che non dovevi assolutamente perderti, almeno a parere del chiamante, oggi con RaiPlay o YouTube non ce n’è più di bisogno. Ciò che la tecnologia non può però ridurre o eliminare è l’esigenza di comunicare a quell’amico/a di questo o di quel programma. A differenza di un tempo, però, oggi basta un link, condiviso al volo. È questa esigenza che mi ha spinto a scrivere questo post.
Non solo in realtà, o meglio non esclusivamente. Decidiamo di condividere un contenuto quando questo ci cattura, esercita una forza su di noi e ci suscita delle sensazioni/emozioni. Così condividiamo video divertenti, immagini satiriche e a volte qualche approfondimento che porta con se un po’ di belle domande. Ecco, questo è l’altro tassello che sorregge il post.
In questo video, Massimo Recalcati affronta il tema dell’ignoranza. È una puntata di Lessico Civile, un programma Rai del 2020 di cui Recalcati è autore. Sebbene informale, la puntata è una lezione, ma io trovo possa essere qualcosa di più, quasi un vero e proprio saggio che consegna un punto di vista chiaro sul significato di ignoranza e sulle implicazioni per la società. Non si tratta infatti di definire cosa è ignoranza e chi è l’ignorante, ma di comprendere come essa è stata sostenuta in certi momenti storici o è proposta, purtroppo ancora oggi, come modello in certi contesti. Si tratta anche di comprendere i danni che essa produce e come sia possibile fuggire da e contrastare questo mostro.
Per Recalcati l’ignoranza si basa sulla “manipolazione delle masse attraverso la distruzione della cultura” sulla “negazione del plurilinguismo” e sulla “messa al bando della libera circolazione delle idee, lo spirito critico, i libri”. A completamento del pensiero esposto dallo psicanalista diversi interventi di scrittori e filosofi.
Per concludere – si fa per dire – il saggio-lezione di Recalcati rappresenta anche un punto di partenza per una esplorazione su più piani dei diversi temi in gioco. In questi intensi 46 minuti non mancano infatti i percorsi che è possibile esplorare a partire dalle citazioni cinematografiche, dai libri chiamati in causa, dalle letture suggerite, dagli autori coinvolti e dai filmati presentati. Diversi possibili percorsi tracciati, non resta che avviarsi.